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Immagine del redattoreStefano Campolo

SkyAlps buca la prima. Incertezza sull'avvio dei voli di linea

Aggiornamento: 11 lug 2021


Doveva essere un avvio con il pieno, invece i primi due voli di SkyAlps programmati per sabato 12 giugno verso la Calabria e la Sardegna, sono stati annullati. I due aerei che la nuova compagnia bolzanina ha preso in leasing dal fondo canadese Chorus Aviation Capital, sono ancora fermi a Malta. Sono bloccati per l'iter burocratico di certificazione ha confermato all'Ansa l'amministratore delegato della compagnia, Josef Gostner. I viaggiatori sono stati trasferiti a Verona e imbarcati su altri voli per raggiungere Lametia Terme e Olbia.


La consegna dei due aerei a SkyAlps è diventata una vicenda tormentata, come l'avvio della nuova compagnia altoatesina.


L'idea di un nuovo vettore a servizio dell'area a ridosso delle Alpi e delle Dolomiti poggia le sue fondamenta nel tentativo di rilancio dell'aeroporto di Bolzano. Il piccolo scalo, intitolato a San Giacomo, è stato fino a pochi anni fa di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano. Come è facile immaginare, è sempre stato in perdita. L'unica compagnia che ha utilizzato in maniera continuativa l'aeroporto è stata l'austriaca Air Alps che nel decennio a partire dalla fine dei Novanta operava il volo Bolzano Roma Fiumicino, prima per conto di Alitalia e poi dal 2007 con il proprio marchio fino al 2013 quando chiuse definitivamente. Il picco di traffico a Bolzano si registrò nel biennio 2006-2007 con circa 80 mila passeggeri l'anno. Meno della metà dell'obiettivo minimo calcolato per mandare in pareggio la società di gestione, ovvero 170 mila. Nonostante i lavori completati nel 2011 con un nuovo terminal attrezzato per la partenza e l'arrivo di viaggiatori da aree extra-Schengen, a partire dal 2015 il numero di passeggeri è crollato intorno a 10 mila l'anno e nello stesso periodo la giunta provinciale vota un disegno di legge per sostenere lo sviluppo e il potenziamento dell'aeroporto con fondi pubblici pari a 2,5 milioni di euro l'anno fino al 2022 e di 1,5 milioni di euro in quelli successivi. Il seguente referendum consultivo del 2016 ha tuttavia bocciato le previsioni del disegno di legge, imponendo di fatto alla Provincia autonoma di vendere la società a privati. La cessione si perfezione il 16 settembre 2019 quando la società di gestione dell’aeroporto ABD Airport Spa passa al 100 per cento alla società ABD Holding Srl il cui amministratore è Josef Gostner. Il costo dell'operazione è valutato in 3,8 milioni di euro oltre al rialzo offerto dall'aggiudicatario, ovvero la medesima società di ABD Holding.


Il piano di Gostner è semplice, se nessuna compagnia aerea 'esterna' giudica praticabile allestire una base di armamento o anche solo volare al San Giacomo, bisogna costruire una nuova azienda strettamente collegata alla proprietà dell'aeroporto e rispondere alla domanda di traffico, per quanto modesta sia in uscita che in entrata. L'Alto Adige resta comunque una delle zone più dinamiche e più ricche del paese e la vocazione turistica con cui si è specializzata negli ultimi 4 decenni, è stata arricchita nel 2009 dall'inserimento delle Dolomiti nel patrimonio dell'umanità dell'Unesco.


L'idea di un piccolo vettore regionale che in estate connetta con charter Bolzano alle principali località turistiche italiane, d'inverno agevoli l'afflusso di villeggianti e sciatori e durante tutto l'anno metta in relazione il Sudtirolo con Roma e altri hub europei con un aeroporto sotto casa, privo di stress ed evitando il viaggio fino a Verona non è del tutto balzana.


Il ramo charter o turistico è stato per ora affidato ad Aveo Tours, azienda del gruppo Athesia, impegnato in molte attività editoriali (pubblica i quotidiani Alto Adige, Adige, Trentino e altri). È il tour operator a perfezionare la vendita dei biglietti, godendo del vantaggio di avere già accordi con strutture ricettive in Calabria, Sicilia e Sardegna - sia a nord che a sud e con altre imprese che possono offrire servizi aggiuntivi, come ad esempio il noleggio auto e garantendo così la possibilità di offrire, a richiesta, pacchetti completi ai turisti. Sky Alps mette a disposizione gli aerei e tutta la parte relativa al viaggio. Al contrario cura direttamente l'area commerciale e di vendita dei servizi di linea. In primo luogo il Bolzano - Roma e almeno nelle previsioni iniziali i collegamenti con Dusseldorf, Parma, Berlino e Ibiza. Quest'ultimo dovrebbe essere limitato a uno o due mesi della sola stagione estiva.


Le operazioni sarebbero dovute cominciare la primavera 2020, poi rinviate a causa del Covid all'autunno e infine alla tarda primavera del 2021. Non è andata meglio con gli aerei, due Dash DHC-8-Q400 costruiti nel 2008 e noleggiati dalla britannica FlyBe fino al suo fallimento lo scorso anno, dovevano essere pronti per aprile, poi per fine maggio, infine per il 4 giugno e... sono ancora a Malta. Con il risultato che chi aveva acquistato i biglietti per Calabria e Sardegna attraverso Aveo Tours, sabato 12 giugno è stato messo su un autobus e portato a Verona, imbarcandosi da qui con altri vettori.


Nel frattempo ancora non sono disponibili le date dei voli di linea. Sembra che il sistema di prenotazione on line ancora non sia pronto o non sia stato attivato. Il sito di SkyAlps non menziona i problemi con gli aerei, la pagina di prenotazione è vuota e non indica una data di avvio delle operazioni. In generale, è tutta la gestione della comunicazione a lasciare perplessi. Ai comunicati stampa e alle numerose interviste dedicate dalla stampa locale a Gostner che annunciano l'imminente partenza della compagnia, la vendita di migliaia di biglietti e una pioggia di prenotazioni non corrisponde alcuna informazione all'interno del sito web che dovrebbe essere uno dei principali canali di vendita e di promozione del business. Addirittura l'aeroporto di Bolzano non figura tra quelli selezionabili dai principali motori di ricerca specializzati, io ho provato su Momondo e su Skyscanner, mentre per Google Flights alla voce Bolzano appaiono gli aeroporti più prossimi, ovvero Verona, Innsbruck e Bergamo. Difficile che un utente poco esperto in queste condizioni sappia che deva chiamare Aver Tours per farsi quotare un biglietto aereo Sicilia, Sardegna o Calabria.


Per non parlare dell'account Twitter. È vero che non viene menzionato tra i canali social della compagnia, ma almeno qualcuno poteva controllarne l'esistenza. Infatti ce n'è uno @saskyalps, registrato al Cairo (Egitto) nel 2015 e con 3 (tre) follower. La foto di copertina delle Dolomiti è mozzafiato e uno potrebbe pensare che sia solo una coincidenza e invece no, il link porta direttamente al sito della compagnia aerea. Non saprei dirvi se si tratta di una fine strategia di marketing oppure di semplici dimenticanze, che so, è stato preso un dominio lasciato libero da chi aveva registrato l'account su Twitter dall'Egitto. Però il senso di improvvisazione che tutta l'esperienza - come si dice adesso - restituisce è alto, molto alto e se a SkyAlps vogliono davvero essere 'Ambasciatori delle Alpi' come recita il suo slogan, è bene che diano una revisione accurata a corde e moschettoni. L'aviazione, come la montagna, non fa sconti ai dilettanti.



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