Centro controllo del traffico aereo (photo credit Enav)
ENAV, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, a partire da giovedì 24 maggio consente a tutti i velivoli che attraversano i cieli nazionali al di sopra dei 9 mila metri di altitudine di poter pianificare un percorso diretto da un punto di ingresso a un punto d’uscita dello spazio aereo italiano senza fare più riferimento al network di rotte.
Questa procedura, denominata Free Route, permette alle compagnie aeree di volare la rotta ideale senza alcun vincolo di traiettoria, con conseguenti benefici in termini di efficienza del volo, riduzione del consumo di carburante e quindi minori emissioni nocive nell’ambiente.
Il Free Route è una procedura prevista dai regolamenti comunitari del Single European Sky a cui tutti i paesi europei devono adeguarsi entro il 2022. ENAV, con quattro anni di anticipo, è stato il primo fra i grandi service provider continentali ad adottare questa procedura già dal dicembre 2016, inizialmente al sopra di 11 mila metri di quota.
Si stima che, nel 2018, grazie all’abbassamento della quota Free Route saranno 70 mila i voli che avranno benefici, con un risparmio medio per volo di circa 22,8 km per un totale di oltre 1.630.000 km annui percorsi in meno e un conseguente risparmio di carburante di circa 7 milioni di kg con 21 milioni di kg di CO2 in meno immessi nell’ambiente. Il beneficio complessivo atteso per le compagnie aeree è quantificabile in circa 5 milioni di euro.
Nel 2017 con il Free Route sopra gli 11.000 metri, le compagnie aeree che hanno attraversato lo spazio aereo nazionale hanno risparmiato 30 milioni di kg di carburante con minori emissioni di CO2 per 95 mln di kg. Va considerato che degli oltre 1,8 milioni di movimenti che ENAV ha gestito nel 2017, il 30 per cento sono voli di solo attraversamento cioè che non atterrano o decollano da un aeroporto nazionale.[
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