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  • Immagine del redattoreStefano Campolo

Privacy. Cathay spia i passeggeri?

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1447931272021{padding-right: 12% !important;padding-left: 12% !important;}”][media image=”25127″][vc_custom_heading text=”di Stefano Campolo” font_container=”tag:h6|font_size:16|text_align:left|color:%2310b8c7″ use_theme_fonts=”yes” link=”url:https%3A%2F%2Ftwitter.com%2Fpartodomani||target:%20_blank”][vc_column_text][/vc_column_text][vc_column_text]La nuova politica sulla privacy introdotta a fine luglio da Cathay Pacific sta sollevando più di una perplessità. I dati che la compagnia con base a Hong Kong ha deciso di raccogliere e tenere vanno dalle immagini prese negli aeroporti e negli aerei, alle preferenze espresse sul sito web della compagnia al monitoraggio dei programmi scelti nel sistema di intrattenimento a bordo.

Le informazioni e le immagini verranno archiviate a tempo indeterminato, Cathay non specifica per quanto, limitandosi ad affermare che i dati saranno ritenuti “per il tempo necessario”. Le nuove regole sono state introdotte a fine luglio e, afferma Will Horton di Forbes, le immagini tratte dalle telecamere a circuito chiuso sugli aerei e negli aeroporti potrebbero essere detenute dalla compagnia aerea.

La compagnia si difende spiegando che lo scopo è quello di migliorare l’esperienza di viaggio dei propri clienti e che vengono raccolte “informazioni quali precedenti modalità di viaggio, feedback sulle esperienze dei clienti, dettagli sui bagagli smarriti e altri reclami, l’utilizzo del nostro sistema di intrattenimento in volo e la connettività in volo, le immagini prese via CCTV nei lounge Cathay e sugli aerei”.

Teoricamente Cathay Pacific potrebbe costruire un database estremamente dettagliato di passeggeri, incluso l’aspetto che hanno, ciò che fanno in aeroporto e quali programmi guardano sull’aereo. Inoltre, se le informazioni raccolte potrebbero essere utilizzate per personalizzare i viaggi e verificare il rispetto delle leggi locali, i dati potrebbero anche essere condivisi con “partner di terze parti”.

La modifica delle regole sulla privacy è particolarmente controversa per Cathay che nell’ottobre scorso è stata costretta a denunciare una violazione dei propri sistemi informatici e il conseguente furto di dati relativi a 9,4 milioni di clienti, tra cui 860 mila passaporti, 245 mila carte di identità di Hong Kong e centinaia di carte di credito.

La privacy delle persone è sempre più aggredita dalle grandi aziende e nel settore aereo la pressione per la raccolta di dati è sempre più forte. All’inizio di quest’anno, i passeggeri di compagnie aeree come American Airlines, Delta Air Lines, United Airlines e Singapore Airlines hanno anche individuato telecamere all’interno degli schermi di intrattenimento a bordo. Tutte e quattro le compagnie aeree hanno confermato che non erano attive e sono state semplicemente installate come parte dei tablet. Molti viaggiatori hanno però deciso di applicare adesivi sulle telecamere per non correre il rischio di essere spiati.

Gli aerei di nuova generazione hanno telecamere a circuito chiuso installate in più punti della cabina, per il controllo e la sicurezza, come quelle all’ingresso della cabina di pilotaggio, e le compagnie aeree sostengono di non raccogliere i dati.

Tra le funzioni di controllo c’è il rispetto del divieto di scattare fotografie o video a bordo, regola applicata dalla maggioranza dei vettori, Alitalia inclusa. I passeggeri scoperti a scattare fotografie o video all’interno dell’aereo potrebbero quindi essere buttati fuori e denunciati.

Alcune compagnie aeree prevedono di utilizzare le telecamere consentendo le videochiamate tra i posti, mentre Emirates utilizza le telecamere per consentire ai passeggeri di prima classe di effettuare chiamate video all’equipaggio di volo.[/vc_column_text][separator width=”200px” height=”2px” color=”#5b5b5b”][/vc_column][/vc_row]

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