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  • Immagine del redattoreCaterina Boschetti Cimpi

Milano e Venezia accettano la sfida dei voli a impatto zero


Intesa Airbus-SEA-SAVE-SNAM per gestione rifornimento voli alimentati a idrogeno entro 2035


SEA, la società che gestisce gli aeroporti Linate e Malpensa, e Airbus, costruttore di aeromobili europeo, stanno facendo da apripista in Europa per uno studio che prevede la realizzazione di progetti per la distribuzione dell’idrogeno negli aeroporti milanesi. Infatti la compagnia aerea prevede di produrre i primi aerei a idrogeno entro il 2035 e questo rende necessario lo sviluppo di nuovi impianti per il rifornimento.


L’accordo tra le società prevede la realizzazione di una serie di studi di fattibilità per definire da una parte lo sviluppo di un hub per il rifornimento di idrogeno per il settore trasporti (non solo per l’aviazione) e le relative infrastrutture per l’uso di idrogeno nell’industria aeronautica.

Il progetto prevede la creazione a Malpensa di una valle dell’idrogeno possibile grazie alla presenza di una rete di tubature sotterranea in grado di arrivare direttamente dentro lo scalo, mentre a Linate di un centro perla distribuzione attraverso il caricamento del prodotto nei serbatoi degli aerei che verranno sviluppati da Airbus.


L'accordo di massima con il gestore lombardo è stato replicato in Veneto dove Airbus ha attivato una partnership con Snam e con Save per promuovere l’utilizzo dell’idrogeno come vettore energetico sostenibile nel settore aeroportuale e nel trasporto aereo. Le tre società condivideranno una strategia comune con l’obiettivo di contribuire a ridurre l’emissione dei gas serra legati all’attività aeroportuale, a partire dallo scalo Marco Polo di Venezia, gestito da Save. La collaborazione tra le società si articolerà su più ambiti, partendo dai fabbisogni futuri e le opzioni tecnologiche, portando all’individuazione di soluzioni tecniche e realizzative che verranno sperimentate attraverso progetti pilota per poi essere successivamente estesi su larga scala. Gli studi di ingegneria e progettazione previsti dall’accordo comprenderanno l’infrastruttura tecnologica necessaria per il rifornimento di idrogeno sia agli aeromobili che ai mezzi aeroportuali, con la possibilità di valutare soluzioni efficaci anche per le necessità energetiche legate all’accessibilità allo scalo, rendendo l’intero sistema aeroportuale a zero emissioni. Potrà inoltre essere attivata una sinergia intermodale con il trasporto su gomma e rotaia.


La collaborazione con Airbus e Save, ha dichiarato Marco Alverà, amministratore delegato di Snam, "mira ad accompagnare uno degli scali aeroportuali più importanti d’Italia, in una città simbolo del nostro Paese nel mondo, verso l’obiettivo delle zero emissioni. L’iniziativa rientra nel nostro impegno per la decarbonizzazione del settore aeroportuale ed è in linea con le progettualità che vorremmo sviluppare sul territorio nell’ambito della costituenda Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, di cui Snam è uno dei soci fondatori. L’idrogeno è una soluzione chiave per favorire la sostenibilità ambientale e la competitività di aeroporti, porti, trasporti pesanti e marittimi e di tutti i settori industriali difficili da decarbonizzare. Snam è impegnata a investire in tecnologia, nello sviluppo della rete e in progetti integrati per favorire lo sviluppo di una filiera nazionale dell’idrogeno, accelerando la transizione energetica”.


Airbus sta investendo nel progetto ZEROe che punta all’uso dell’idrogeno liquido che vanta come caratteristica una densità energetica tripla rispetto a quella del kerosene attualmente usato. Il che permette di stimare un taglio dei consumi del 65-70% rispetto a un velivolo classico.


Tuttavia, tra le complicazioni che vanno affrontate nella produzione di questi nuovi aeroplani, c’è anche il vapore acqueo di scarto prodotto dall’idrogeno liquido che necessita di un serbatoio più grande rispetto a quelli attuali.


Secondo Armando Brunini, amministratore delegato di Sea, l'iniziativa è un “concreto passo avanti nell'individuare soluzioni importanti per la decarbonizzazione degli aeroporti e di tutto il settore. Il trasporto aereo ha nel suo dna l'innovazione e grazie ad Airbus sta correndo verso una trasformazione che fino a qualche anno fa non era nemmeno immaginabile”.


Di fatto gli aeroporti di Malpensa e Linate si sono impegnati nel raggiungimento delle emissioni CO2 pari a zero entro il 2030, anticipando di 20 anni il termine ufficiale definito dal Green Deal Europeo.

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