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  • Immagine del redattorePartodomani

Jet Lag, un flash per alleviarlo

Aggiornamento: 31 gen 2021



Il jet lag è una delle preoccupazioni maggiori per chi viaggia, soprattutto per lavoro. Attraversare anche solo 3 o 4 fusi orari, magari senza dormire in volo per la necessità di preparare la conferenza, la presentazione o studiare documenti preparatori all’incontro con un cliente, può diminuire drasticamente l’efficienza personale e addirittura la salute. Basta andare su Google per rendersi conto di quanto il problema sia sentito. Ci sono migliaia di post, articoli e note su come affrontarlo, le pubblicità di medicinali a base di melatonina cominciano a riempire le pagine dei siti e il numero di soluzioni proposte è vicino all’infinito.


Se la fine delle pene causate dal jet lag e una promessa ricorrente è anche perché il tema è oggetto di studi da parte delle università. L’ultima notizia riguarda un gruppo di ricercatori della Stanford University che la prima settimana di febbraio ha pubblicato sul Journal of Clinical Investigation i risultati del test condotto su 39 soggetti tra i 19 e i 35 anni in buona salute. Queste persone sono state esposte a flash di luce continua o intermittente per 60 minuti nel tentativo di alterare i loro cicli circadiani (cioè il ritmo delle 24 ore). L’esperimento ha evidenziato che l’esposizione alla luce continua ritarda il ciclo di circa 36 minuti, mentre l’esposizione a luce intermittente è molto più efficace ed è in grado di alterare il ciclo fino a 3 ore. L’esperimento è stato condotto durante il sonno delle persone selezionate e sta evidenziando come l’esposizione alla luce intermittente possa contribuire a risolvere il problema del jet lag senza tuttavia alterare il sonno dei pazienti.


Sebbene i ricercatori affermino la necessità di maggiori approfondimenti e nuovi esperimenti prima di arrivare a conclusioni certe, è già possibile pensare a delle mascherine terapeutiche per il jet lag disorder in cui installare diodi ultrabrillanti che emettono flash controllati e temporizzati attraverso un comune smartphone. In questo modo, ciascuno potrà sincronizzare il proprio ciclo circadiano con la destinazione di arrivo o adattare il tempo di veglia e di sonno a seconda delle proprie esigenze.

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