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  • Immagine del redattoreStefano Campolo

Cathay ritira l’ultimo 777-200

Aggiornamento: 22 dic 2020


IL B777-200 in atterraggio a Hong Kong (photo credit Cathay Pacific)


Il suo ultimo servizio commerciale è avvenuto mercoledì 7 agosto con il volo CX 419 partito da Seoul e atterrato dopo tre ore a Hong Kong alle 23.02 ora locale secondo le rilevazioni di Flightradar24. Qui, il Boeing 777-200 è stato ritirato dalla flotta di Cathay Pacific dopo 23 anni di onorato servizio. L’aereo era l’ultimo modello -200 ancora attivo per la compagnia. Marcato B-HND, la targa degli aerei che si trova impressa nella parte posteriore della fusoliera e sullo sportello destro di copertura del carrello anteriore, secondo le informazioni di Airfleets era uscito di fabbrica il 22 maggio 1996 per il volo di collaudo ed era stato consegnato a Cathay il 13 giugno 1996. Era l’apparecchio numero 27.264 costruito da Boeing, come specificato dal Msn (Manufacturer serial number), il numero di matricola e il 31° della sua stirpe indicato dalla sigla LN: 31. Quella appunto dei 777, fortunata famiglia di apparecchi wide body, cioè con due corridoi in cabina, destinata dai primi anni Novanta a rendere efficiente e poco costoso il trasporto sulle medie e lunghe distanze.


A contribuire al successo del nuovo bimotore fu il processo adottato da Boeing in fase di progettazione. Diversamente dal passato, la casa di Seattle per la prima volta coinvolse nello sviluppo otto grandi compagnie aeree – All Nippon Airways, American Airlines, British Airways, Cathay Pacific, Delta Air Lines, Japan Airlines, Qantas e United Airlines. Note all’interno del Boeing come il gruppo “working together”, alle otto compagnie nella prima riunione di gruppo del gennaio 1990, fu distribuito un questionario di 23 pagine in cui veniva chiesto loro quali caratteristiche specifiche volessero per il nuovo aereo. Pochi mesi dopo, Boeing e le compagnie aeree avevano trovato un accordo sulla configurazione di base: una sezione della cabina simile al 747, capacità fino a 325 passeggeri, interni flessibili, un abitacolo di vetro resina, comandi fly-by-wire (cioè interamente elettronica) e performance migliori del 10 percento rispetto ai concorrenti Airbus A330 e McDonnel Douglas MD-11. Boeing scelse come sito di produzione la fabbrica di Everett, poco a nord di Seattle, nello stato di Washington, dove già si assemblava il 747.


Con due motori, invece dei quattro dei 747, il nuovo aereo ha contribuito ad abbattere notevolmente i costi di carburante e si è dimostrato immediatamente versatile sia per le tratte intercontinentali sia per quelle regionali. Dove appunto Cathay Pacific lo ha utilizzato in modo intensivo anche sfruttando il raggio di volo della prima versione del 777 limitato a 5.240 miglia nautiche (9.700 km). A differenza delle altre parti del mondo, l’altissima domanda di passeggeri in molte aree dell’Asia impone l’utilizzo di aerei a fusoliera larga anche su relazioni relativamente brevi.


La compagnia di Hong Kong aveva ricevuto e utilizzato anche il primo B777-200 costruito da Boeing. Sulla storia di questo aereo, targato B-HNL, e di Cathay ha scritto magistralmente Antonio Dini alcuni mesi fa sul Post (suscitando rispetto e una certa dose di invidia/ammirazione), quindi non mi dilungo.


Dopo il ritiro del primo B777, Cathay ha progressivamente tolto dal servizio gli altri quattro aerei della serie 200 ancora in flotta, a dicembre 2018, a febbraio, a maggio e infine, il 7 agosto 2019. Alla compagnia di Hong Kong rimangono in servizio 67 Boeing B777 delle serie 300 (15) e 300ER (52), cioè Extended Range per le destinazioni fino a 13.650 chilometri. Inoltre ha ordini confermati per 21 B777 di nuova generazione, quelli che Boeing ha ribattezzato X e che faranno i voli di prova a inizio 2020.


Nel corso degli anni sono state costruite infatti diverse versioni del B777. Incluse le future varianti pianificate, ci sono state in totale 4 serie di B777. I B777-200, -200ER, 200LR, -300, -300ER per i passeggeri e la versione 200F destinata a trasportare solo merci. In programma le versioni -8, -9 e -10.


Per il lungo raggio Cathay ha comunque avviato la sostituzione progressiva dei bimotori americani con i più moderni Airbus A350 (nella foto sotto). In servizio ce ne sono già 35 e gli ordini per il costruttore europeo sono di altri 13 aerei.

Il B777 è un aereo abbastanza robusto e in base alle statistiche tra i più sicuri in assoluto. Da quando è entrato in servizio commerciale nel 1995, ci sono stati solo 3 incidenti in cui passeggeri ed equipaggio hanno perso la vita. Il primo è stata sul volo 214 di Asiana Airlines che ha mancato la pista in atterraggio a San Francisco il 7 giugno 2013. Gli altri due erano entrambi aerei della Malaysian Airlines, il MH370 di cui l’8 marzo 2014 si sono perse le tracce nell’Oceano Indiano e ancora si cerca il relitto e infine il volo MH17 da Amsterdam a Kuala Lumpur, probabilmente abbattuto dai combattenti russi in Ucraina nei cieli di Donetsk il 17 luglio 2014.


Nelle diverse versioni finora ne sono stati costruiti 1.456 esemplari (dati Boeing di giugno 2019) e ci sono ordini arretrati per ulteriori 431 aerei.

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