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  • Immagine del redattorePartodomani

Singapore, telecamere riconoscono i passeggeri

Aggiornamento: 2 apr 2021


L’area con i chioschi del check-in al terminal 4 dell’aeroporto di Singapore (photo credit Changi Airport Group)


Nell’arco di uno o due anni l’aeroporto di Singapore potrebbe dotarsi di sistemi biometrici di riconoscimento facciale all’interno di tutti i propri terminal. Come riportato dall’agenzia Reuters, la tecnologica potrebbe essere utilizzata per localizzare i viaggiatori smarriti o quelli che, in ritardo per qualsiasi motivo, impediscono ai voli in partenza di chiudere l’imbarco e lasciare il gate.


Il sistema dovrebbe funzionare attraverso centinaia di telecamere installate sui punti luce dei terminal in grado di ‘leggere’ il volto delle persone in transito nella loro area e di inviare le immagini a un software. Il programma mette a confronto la foto scattata dalla telecamera con i database di aeroporto e compagnie aeree. L’idea solleva più di un problema relativo alla privacy dei passeggeri, ma Changi, come il resto della Città Stato, è uno di quegli aeroporti che ha abbracciato le nuove tecnologie con maggiore entusiasmo, nella convinzione che possano risolvere problemi concreti e rendere più efficiente l’intera gestione dello scalo. Non a caso sono state adottati dei sensori per ridurre di 90 secondi i tempi di rullaggio degli aerei tra i gate e le piste di decollo, garantendo minori consumi di carburante e un controllo più accurato nella gestione dei piazzali; per avere una stima precisa sui tempi di atterraggio degli aerei fin da due ore prima dell’arrivo, quando fino a poco tempo fa previsioni simili erano possibili solo 30 minuti prima; nel T4, il nuovo terminal dell’aeroporto di Singapore, inaugurato a settembre 2017, la biometria e il riconoscimento faccial è utilizzato nei chioschi del self check-in, in quelli per imbarcare le valigie e ai varchi immigrazione. L’utilizzo di queste tecnologie, assicurano i gestori dell’aeroporto, ha un impatto positivo nella gestione delle code e sui costi generali poiché serve un numero minore di addetti a terra e alla sicurezza.


Se il terminal T4 funziona come sorta di banco di prova di tutte le tecnologie e delle sperimentazioni che verranno implementate nel futuro terminal T5 entro dieci anni, Changi sta cercando di estendere il riconoscimento facciale e la biometria ai tre terminal più vecchi per il trasferimento automatico delle borse e l’immigrazione. Dove oggi è necessario che il passeggero mostri passaporto, carta d’imbarco e il proprio volto, presto basterà mostrare la propria faccia, senza bisogno del passaporto o della carta d’imbarco, per passare i varchi sicurezza e immigrazione.

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