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  • Immagine del redattoreStefano Campolo

Singapore, da cenerentola a regina in 50 anni

Aggiornamento: 18 nov 2020



Solo 50 anni fa, Singapore era rinomata per la disoccupazione, per la carenza di infrastrutture e di alloggi e per le periodiche alluvioni. Oggi, la città-stato occupa una posizione di assoluto rilievo tra i paesi di nuova industrializzazione in Asia. Singapore è infatti un’economia avanzata con un reddito nazionale lordo di 55.150 dollari pro capite. Il paese è considerato dalla World Bank come il più favorevole al mondo per lo sviluppo dell’imprenditoria e la sua economia è classificata tra le più competitive del mondo.


Nei decenni dopo l’indipendenza, Singapore si è rapidamente sviluppato da un paese a basso reddito a paese ad alto reddito. Il prodotto interno lordo è cresciuto con una media del 7,7% l’anno dopo l’indipendenza; nei primi 25 anni la crescita ha superato 9,2%, mentre il Pil pro capite nello stesso periodo è cresciuto tra il 5,4 e il 7,2%.


La rapida industrializzazione ha preso slancio nel 1960 ed entro la fine del decennio la produzione manifatturiera era diventata il settore principale della crescita economica del paese. Nei primi anni Settanta, Singapore aveva raggiunto la piena occupazione. Nel 1980, Singapore si è unito a Hong Kong, Corea del Sud e Taiwan, tra i paesi di nuova industrializzazione in Asia. Attualmente, il forte settore manifatturiero e quello dei servizi sono diventati i due pilastri dell’economia di Singapore. Nel paese è presente una vasta gamma di imprese, con particolare attenzione alle attività ad alto valore aggiunto.


Negli ultimi decenni sono state costruite grandi infrastrutture: il nuovo aeroporto di Changi, aperto nel 1981, ha un traffico in continua crescita; nel 2015 sono transitati quasi 56 milioni di passeggeri; ai tre terminal attuali se ne aggiungeranno presto altri tre: il 4 aprirà nel 2017, il 5 programmato per la metà degli anni 2020 e il Jewel Changi, una struttura che dovrebbe essere inaugurata nel 2019 come interconnessione tra i terminal esistenti; la rete della metropolitana conta attualmente 5 linee per 171 chilometri e 154 stazioni e muove oltre 2,8 milioni di persone al giorno, ovvero la metà dei 5,5 milioni di abitanti della città stato; ci sono infine tre linee di metro leggero, aperte nel 1999 coprono in tutto 28 chilometri e toccano 40 stazioni, per un traffico giornaliero superiore ai 150 mila viaggiatori.


Sotto il profilo ambientale, Singapore è nettamente migliorata grazie alle bonifiche degli anni Settanta. Oggi la raccolta differenziata tocca quote del 70 per cento e l’acqua potabile è accessibile a tutti. Nel 2007 l’azienda che gestisce le acque pubbliche, PUB Singapore, ha ricevuto il premio Stockholm Industry Water Award per essere riuscita con un approccio olistico a rendere sostenibile l’utilizzo dell’acqua a differenti settori della società in condizioni uniche per difficoltà.

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