Valigia abbandonata in aeroporto (photo credit Michał Parzuchowski)
Negli aeroporti si vedono con sempre maggiore frequenza viaggiatori con valigie e trolley ‘smart’. Si tratta di bagagli equipaggiati con dei sensori che ne rilevano la posizione e lo trasmettono digitalmente e lo inviano attraverso apposite applicazioni a telefoni, tablet e personal computer. In questo modo, il proprietario riesce a mantenere il controllo del proprio bagaglio in modo costante. Se ci si allontana troppo dalla valigia, arriva un bip, se viene imbarcata sull’aereo sbagliato, altro bip, dovesse restare a terra, ecco pronta la notifica sul telefono. Ne avevamo scritto qui. Bene, ma per quanto in aumento – nel 2017 il mercato globale valeva circa 745 milioni di dollari che dovrebbero salire a circa 2 miliardi di dollari alla fine del 2019 – stiamo parlando di numeri limitati.
Anche perché dalla fine del 2017 la FAA, l’ente di regolazione aeronautica statunitense e dverse compagnie aeree hanno iniziato a limitare l’uso del bagaglio intelligente perché le batterie agli ioni di litio trovate nei dispositivi rappresentano un rischio di incendio. Negli aeroporti statunitensi le valigie di questo tipo non passano i controlli di sicurezza e non possono essere imbarcate, a meno che non vengano spente e le batterie rimosse. Il che, come è facile immaginare, neutralizza la funzione ‘smart’ di questi oggetti declassandoli a meri contenitori di mutande, camicie e souvenir.
Lo sviluppo di sistemi di tracciamento sulle valigie ha mostrato in realtà quanto i viaggiatori apprezzino la possibilità di mantenere il controllo sul proprio bagaglio. Affermazione valida per tutti i passeggeri dotati di bagaglio tradizionale e, da un anno e mezzo, anche di quelli con valigia ‘intelligente’ spenta. La preoccupazione dei passeggeri è condivisa tuttavia anche da aeroporti e compagnie aeree. Nel 2017, infatti, il costo sostenuto dal settore dell’aviazione per i bagagli smarriti, danneggiati o deviati è stato di 2,3 miliardi di dollari.
Secondo un sondaggio globale di SITA, azienda specializzata nella produzione di software, gestione dati e sistemi di controllo per l’aviazione, più di un passeggero su quattro ha utilizzato il proprio dispositivo mobile per ricevere aggiornamenti di stato sul proprio bagaglio all’arrivo nel 2018. L’anno precedente la quota era del 14 per cento.
Non sorprende dunque lo sviluppo di sistemi di tracciamento validi per tutti i bagagli imbarcati, compresi quelli analogici, in corso di diffusione da parte di compagnie aeree e aeroporti. Soluzioni che si basano sul codice a barre dei tagliandi applicati alle valigie e forniscono al passeggero informazioni puntuali sulla posizione attraverso applicazioni.
L’anno scorso anche l’associazione delle principali compagnie aeree, IATA, ha emanato una risoluzione – la numero 753 – che prevede il tracciamento obbligatorio del bagaglio in quattro punti chiave nel percorso: a) consegna alla compagnia aerea; b) carico sull’aereo; c) consegna all’area di trasferimento; d) ritorno al passeggero. E le compagnie aeree devono condividere le informazioni di tracciamento con i loro partner, se necessario.
Tra le compagnie aeree che hanno adottato soluzioni di tracciamento ci sono Etihad che grazie al nuovo sistema ora pè in grado di risolvere il 90 per cento dei casi di bagagli smarriti e la russa S7 i cui servizi hanno permesso al vettore di migliorare l’esperienza dei passeggeri, con informazioni in tempo reale sulle procedure di carico bagagli. I passeggeri S7 sono in grado di rintracciare il loro bagaglio all’aeroporto Domodedovo tramite l’app mobile S7.
Più in generale, entro il 2021 il 68 per cento delle compagnie aeree programma di fornire ai propri passeggeri informazioni in tempo reale sullo stato delle valigie.
“Come abbiamo visto dal sondaggio, questo servizio ha un impatto positivo sull’esperienza aeroportuale dei passeggeri”, ha dichiarato Peter Drummond, direttore della gestione bagagli di SITA. “I passeggeri vogliono sapere dove sono le loro borse in ogni momento e il servizio fornisce un significativo impulso positivo al modo in cui le persone percepiscono il loro viaggio riducendo l’ansia”.
Più di 4,3 miliardi di valigie sono stati controllati via smartphone dai passeggeri a livello globale nel 2018, una media di 1,2 bagagli a persona rispetto a 1,08 nel 2017.
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